C’è chi lo prende corto, lungo, al vetro, in tazza e in tanti altri modi: il caffè può essere gustato come più ci piace! Tuttavia, il caffè più famoso al mondo, considerato anche il più buono, è quello preparato all’italiana, ovvero il ben noto caffè espresso! Ma perché il caffè italiano si chiama caffè espresso? Scopriamolo insieme.
Innanzitutto, è bene porre l’accento sul fatto che l’espresso italiano non sia semplicemente una tipologia di caffè, bensì un vero e proprio rito!
Per quanto riguarda l’etimologia della parola espresso, le origini del termine non sono certe al 100%. Tuttavia, le tesi più accreditata sostiene che la parola espresso derivi dal processo di infusione sotto pressione della polvere o dei chicchi di caffe. In questo modo, molto simile alla preparazione con la moka, fu possibile ottenere la bevanda più velocemente, rispetto all’infusione classica. E da qui si presume derivi la definizione caffè espresso.
Le origini del caffè espresso risalgono agli inizi del Novecento, quando l’industrializzazione e l’urbanizzazione portarono alla diffusione della bevanda in tutte le classi sociali.
Nacque così il rito dell’espresso, inizialmente a Napoli, come momento di condivisione per gustare il caffè in compagnia.
Arrivando ai nostri giorni, per accorciare ancora di più i tempi di preparazione del caffè e per gustarne i diversi aromi, stiamo assistendo alla diffusione delle cialde di caffè.
Il caffè in capsule è fortemente apprezzato anche dai palati più tradizionalisti, grazie alla qualità offerta dai numerosi venditori, come Cialdapoint.com.
Ancora oggi, l’Italia mantiene il suo imbattibile primato nella preparazione del caffè più buono al mondo, ovvero proprio il caffè espresso. La sua particolarità? L’aroma intenso, il corpo pieno, la crema compatta….insomma, il caffè espresso italiano è la miscela perfetta!