Il dibattito è vivo e acceso da sempre: il caffè è meglio al bar o fatto in casa?
Quali sono le differenze? E voi, come lo preferite?
Quello che porta molte persone a seguire una corrente o l’altra è senz’altro relativo al gusto. Ma la differenza principale tra il caffè che consumiamo al bar e quello che prepariamo in casa sta nella…sostanza. Proprio così: principalmente è una questione di caffeina. Per quanto l’espresso del bar risulti più “forte” al gusto, in realtà contiene circa la metà dei mg di caffeina contenuti invece nella miscela realizzata con la moka in casa. Si tratta di un rapporto pari a circa 40mg contro 80mg. Se poi la scelta ricade su di un caffè ancora più lungo, come quello americano, lì si sfiorano i 120 mg di caffeina. E’ importante conoscere questi valori poiché spesso ci regoliamo con le dosi di caffè in base a quante tazzine ne beviamo. Se la quantità giornaliera consigliata si aggira intorno ai 300 mg, è chiaro che se ci rechiamo sempre al bar possiamo arrivare fino a 6/7 tazzine al giorno, in casa ne possiamo bere invece al massimo 3 o 4 tazze. Per quanto riguardo il caffè americano, oltre le 2 tazze è meglio non spingersi.
Ma passiamo ai sapori. Il caffè del bar risulta nettamente più cremoso rispetto a quello preparato con la moka. Eppure, una statistica conferma che gli italiani preferiscono di gran lunga il fai da te del caffè. L’aroma e il sapore di un caffè che sgorga da una moka non ha effettivamente nulla a che vedere con le produzioni derivanti dalle macchine del caffè. Certamente, molto dipende anche dalla qualità dei chicchi, dal tipo di macinatura e dal gusto personale. Il bar ha dalla sua l’effetto “momento in compagnia”, nonché il servizio. Il piacere di gustare un buon caffè è dato da mille fattori e fortunatamente esistono mille modi per soddisfare i desideri di ognuno. A voi la scelta!
E se invece vi proponessimo una terza alternativa? Ovvero il caffè espresso fatto in casa? Basta una macchinetta per caffè espresso, capsule o cialde compatibili e il gioco è fatto.