Per tutti coloro che purtroppo hanno a che fare con problemi alla prostata, è inevitabile domandarsi che tipo di dieta prediligere da associare ad eventuali farmaci prescritti dal medico. E uno dei quesiti più diffuti riguarda proprio il caffè. Con la prostatite è possibile bere caffè? Per rispondere a questo quesito bisogna partire con la sfatare alcuni falsi miti. Vediamo quali.
Quando abbiamo a che fare con disturbi della salute, è molto importante fare riferimento a ciò che dice la scienza. Secondo le ultime ricerche scientifiche, il caffè non danneggia la prostata in alcun modo. Al contrario, alcuni studi hanno addirittura dimostrato che la caffeina può ridurre il rischio di tumore alla prostata.
I ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’IRCCS Istituto Neurologico Mediterraneo NEUROMED di Pozzilli hanno pubblicato i risultati di uno studio condotto su 7000 uomini, confermando che un soggetto sano che consuma abitualmente tre tazzine di caffè al giorno, ha un rischio ridotto del 53% di sviluppare cancro alla prostata.
Particolarmente interessanti anche i dettagli di questo studio che indicano il caffè all’italiana come il più efficace. Si tratta soprattutto di una questione di preparazione: l’alta pressione utilizzata per il caffè espresso consente infatti alla caffeina di conservare più sostanze bioattive.
In base a queste considerazioni, ci chiediamo: qual è il modo migliore per bere caffè? Possiamo fortunatamente gustare in nostro caffè espresso in tanti modi, come ad esempio con la classica moka o al bar. Oppure, grazie alle tantissime varietà di caffè in capsule oggi disponibili in commercio, possiamo regalarci l’aroma che più ci piace.
Sul portale Cialdapoint, ad esempio, puoi trovare le migliori marche di cialde di caffè, con tantissime offerte ogni giorno.
In conclusione, se hai problemi alla prostata, non devi rinunciare al caffè. Al contrario, come abbiamo visto, la prevenzione alla prostatite è uno degli innumerevoli benefici della caffeina.