Molte persone si ritrovano ad un certo punto della loro vita a dover combattere con il colesterolo alto. La raccomandazione è sempre quella di avere una dieta equilibrata e di fare un po’ di moto quotidiano. Eliminare i cibi pieni di grassi, i fritti e tutto quello che può alzare i livelli del colesterolo. E il caffè? Al contrario di quello che spesso si pensa, il caffè non aumenta il colesterolo ma anzi aiuta a combatterlo.
Riducendo i grassi nel sangue allontana anche il rischio di infarto e ictus. Gli esperti sono concordi nel dire che le sostanze contenute nella bevanda non sono nocive per chi ha problemi di colesterolo ma anzi sono in un certo senso un valido aiuto, anche per chi soffre più in generale di disturbi cardiovascolari.
Ovviamente senza esagerare! Il caffè non provoca alcuna cardiopatia. Solo chi già soffre di aritmie è meglio che ne riduca il consumo oppure che opti per il decaffeinato. Ma quante tazzine al giorno si possono bere? Fino a tre, consigliano gli esperti. Oltre questa dose si potrebbe accusare qualche effetto collaterale, come l’eccitabilità, il nervosismo, la nausea e la tachicardia.
L’unico tipo di caffè che potrebbe dar fastidio ai valori del colesterolo è il caffè bollito, molto comune in Norvegia. Si tratta di un tipo di caffè che ha un antico metodo di preparazione, che prevede la bollitura dei chicchi tagliati grossolanamente per circa una decina di minuti. La bevanda così ottenuta ha un contenuto maggiore di cafeolo e cafestolo due composti contenuti nella parte grassa del caffè che possono causare un innalzamento dei valori del colesterolo.
Al contrario il caffè all’italiana (espresso o preparato con la moka) perfino quello solubile, contengono una minima porzione di questi due composti. Quindi anche chi soffre di colesterolo può tranquillamente bersi un buon caffè.
Scopri allora le proprietà e i benefici del caffè per il corpo.
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